Scultore italiano. Iniziò la sua attività a Pesaro, con la
collaborazione del fratello Giò e di G. Perfetti, insieme ai quali
costituì il gruppo 3P (1952-53), che si occupava di scenografia,
decorazione e oreficeria, pervenendo a realizzazioni assai originali. Nel 1956
il gruppo partecipò alla XXVIII Biennale di Venezia, con notevole
successo, orientandosi sempre più verso la scultura, ma seguendo due
diversi indirizzi stilistici. Collocabile nella dimensione dell'arte segnica,
P. fece parte per breve periodo del gruppo Continuità (1961). La
sua arte, lontana dall'ambito figurativo, si orientò verso l'elaborazione
di forme semplici (dischi, sfere, colonne, cubi), tridimensionali, alla ricerca
di una spazialità fondata sul contrasto di forme e superfici, spesso
attraversate da squarci e dentellature che richiamano ingranaggi meccanici e
oggetti tecnologici (
Colonna del viaggiatore, 1962;
Tavola della
memoria, 1959-65), mettendo in risalto il contrasto tra un modello di
perfezione e una realtà di disfacimento, contrasto comunque regolato da
un preciso controllo formale. Oltre ad aver insegnato in diverse
università statunitensi,
P. ricevette numerosi riconoscimenti:
premi delle Biennali di San Paolo (1963) e di Venezia (1964), premio giapponese
H. Moore. Tra le sue opere ricordiamo:
Sfera grande, per l'esposizione
universale di Montreal (1966-67),
Colonna a grandi fogli (1972-75,
Segrate),
Grande disco (1965-68, Milano, Piazza Meda),
Colpo d'ala
(1981-84),
Disco solare (1991, Mosca, Palazzo della Gioventů),
Papyrus
(1992, Darmstadt, Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni),
Sfera con sfera
(1996, New York, Piazzale delle Nazioni Unite) (n. Morciano di Romagna, Rimini 1926).